PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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11 giugno 2007

una settimana normale...

Settimana di quelle toste, comunque tu la prenda. Lunedì riunione con Dario Comé (relazioni su leggi), primo pomeriggio gruppo UV, alle sei maggioranza, la sera Fidal.
Martedì Consiglio: bilancio consuntivo 2006 la mattina, con interruzione, dopo intervento in aula sulla situazione economica per scappare in piazza Chanoux e presenziare alla festa dei Carabinieri di Aosta. Colazione di lavoro, pomeriggio Consiglio per l’assestamento di bilancio 2007. Altro intervento, Marguerettaz in risposta nega che esista un casello a Saint-Pierre (l’avranno smontato in nottata). Abbandonare la seduta alle sei, cambiarsi, prendere la macchina e filare a Torino per rappresentare la Regione all’anniversario dei Carabinieri della Regione nord-ovest, con tanto di gonfalone. Tardi a dormire.
Mercoledì ancora Consiglio: entusiasmante giornata destinata al tormentone ospedale nuovo/ospedale ristrutturato. Gramellini è citato per il suo fondo sulla politica fai-da-te (è raro, ma una volta tanto manca il punto anche lui). Chi farà i conti del costo dei ritardi dell’ospedale, in termini di soldi e di servizi non prestati ai cittadini? Chi ne risponderà? Per le leggi elettorali, i tre saggi fanno pervenire il loro parere-bis sull’ammissibilità dei referendum. Si faranno o non si faranno? Si faranno, si faranno. Rimane uno scampolo di tempo alla fine della serata per votare qualche provvedimento, il resto lo si rimanda al prossimo Consiglio, poi a casa a seguire la fase finale del dibattito in Senato sulla Visco-vicenda con la penosa (vergognosa, pasticciata?) versione di Padoa-Schioppa su Speciale. Bersani intanto soffre, i tassisti minacciano, i benzinai sciopereranno, D’Alema smentisce il conto, Putin attacca Bush, Luna Rossa sta soccombendo 4-0. Parisi in Comune trasloca. Giornataccia.
E’ giovedì, un giovedì dedicato all’economia. La mattina, alla Pépinière d’Entreprises, Assemblea dell’Associazione Industriali, con relazione pubblica sull’andamento dell’economia in Valle (e proposta di ridurre i consiglieri regionali da 35 a 30). Cala la disoccupazione, ma non si capisce bene. C’eravamo già sorbiti, la settimana prima, l’andamento del pil visto dalla Chambre. Nel pomeriggio, dopo l’inaugurazione e la visita pastorale alla mostra Rigenergia di piazza della Repubblica, alle 17,30 tutti all’Università per la relazione della Banca d’Italia. E’ evidentemente scattata la sindrome del bicchiere mezzo pieno, tutti parlano di ripresa meno le cifre, ma alle cifre tutti fanno riferimento per dire che c’è ripresa… Che sia una forma d’esorcismo? A forza di dirlo… La Stampa lamenta l’esistenza di troppi pedofili su second life. Sarà vero, ma non è che la vita reale scherzi. Putin spiazza Bush sullo scudo spaziale: fallo direttamente a casa mia. Caveri e Cesal a Bruxelles incontrano Pottering per i buoni benzina.
Massi giganti devastano la strada per Cogne. Déjà vu. Non impariamo mai nulla. Basterebbe entrare nella galleria del trenino di Biancaneve da Acque Fredde a Cogne (quello che non apre mai) con una fresa di quelle che scavano 15 metri di galleria al giorno, allargare il buco alle dimensioni di una strada, e avremmo un percorso Aosta-Cogne di 22 km senza alcun rischio di valanghe, frane, massi giganti, ecc. Come bonus elimineremmo il trenino, già costato una novantina di miliardi (vecchio conio), ma che saprà mostrarsi in tutto il suo splendore di mostruoso costo inutile il giorno in cui il servizio sarà inaugurato (quattro stazioni, per il personale fate voi). Lo dissi in Consiglio, l’ho scritto su Le Peuple all’epoca, lo ripeto sommessamente qui. Facciamo una strada.
Venerdì Bersani comincia a perdere colpi, le mini-liberalizzazioni diventano micro. Scrivo una risposta alla dirigente dell’Economato del Consiglio su una vergognosa lettera ricevuta sulla gestione interna dei telefoni. Tanto per fare più danni deposito un’interpellanza in proposito (al prossimo Consiglio). Antonietta De Martino, che si è allenata quest’inverno al Palaindoor, batte a Torino il record di Sara Simeoni. Bush non andrà a Trastevere alla Comunità di Sant’Egidio, la sicurezza non è sicura, la figuraccia un po’ di più. Pezzotta, come ogni buon big sindacalista ex, vuole fondare un suo partito. Intanto il costo dei soldi sale a seguito dell’aumento dell’euribor, il probabile sotterraneo accordo della Banca Europea con la Federal Reserve prosegue. E il nostro paese soffre nella morsa dei tassi e del patto di stabilità. Le leve di controllo sono altrove.
Così andiamo noi. Così traccheggia l’Italia.
Intanto, Sarkozy governa.

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