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28 gennaio 2009

veillà, veillà, che cosa non si fa per te:
Aosta n. 1 anche nella qualità dei servizi ai turisti

Considerazioni del titolare di un pubblico esercizio che paga le tasse al Comune per poter fare il suo lavoro in Piazza:
Lo staff informa che venerdì 30, sera della veillà, il locale chiuderà al pubblico alle ore 21,30 e proseguirà la nottata con una festa privata organizzata dall'Associazione Studentesca Universitaria.
Ci spiace di non poter offrire un servizio a tutti i cittadini ed i turisti presenti alla manifestazione ma la nostra è stata una scelta obbligata, per evitare problemi di ordine pubblico all'interno del locale, preso d'assalto nelle precedenti edizioni.
Problemi che, come abbiamo potuto appurare nella passata edizione estiva, si sarebbero risolti con la posa di un banco di servizio esterno: per l’occasione un ombrellone con un paio di tavoli, posti di fronte al nostro locale, DOPO che gli artigiani hanno terminato la loro esposizione.
Permesso che, ad oggi, ci è stato negato dall'organizzazione della Fiera e di conseguenza dal Comune... pensate un po'... per “problemi di ordine pubblico”!
Ebbene si, in centro ad Aosta durante la veillà possono "stare sulla strada" solo le proloco, i banchi della piadina emiliana, quelli delle caldarroste, i venditori di palloncini colorati e, perchè no, anche una manciata di banchetti abusivi (oltre ai pifferi peruviani che fin dall'anno mille sono la caratteristica di Sant'Orso, n.d.r.).
Noi, in possesso di una regolare licenza di somministrazione proprio su Piazza Chanoux, a quanto pare non ne abbiamo diritto. Per l’occasione non possiamo far altro che adeguarci... alla faccia della vocazione turistica di questa città, tanto decantata sui depliants pubblicitari ma ben poco messa in pratica.

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