PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
____________

30 aprile 2007

Comune di Aosta: 283.000 euro di premi...

... saranno erogati ai 10 dirigenti del Comune di Aosta.
Se, come si legge sui giornali, trattasi di "premi di produzione" a fronte del raggiungimento di obiettivi raggiunti, nei cittadini nascono curiosità e alcune domande parrebbero lecite:
- hanno avuto un premio tutti i dirigenti?
- se si, esiste per ciascuno una graduazione del premio rispetto alla percentuale di raggiungimento degli obiettivi che aveva?
- è possibile, per i cittadini, conoscere l'elenco dettagliato di chi l'ha avuto e chi no, e quale percentuale è stata raggiunta da parte di ciascuno?
- si tratta di obiettivi difficili da raggiungere, che giustificano appieno il premio, o di obiettivi facili, che rischiano di renderlo un privilegio legato al ruolo?
-
per commisurare i premi si utilizza il parametro della soddisfazione dei cittadini-utenti-clienti?
- e il parere dei funzionari sottoposti ai dirigenti stessi?
- chi stabilisce i premi all'inizio dell'anno (i dirigenti stessi, il capo del personale, il Sindaco, una concertazione con i sindacati)?
- esistono meccanismi di "giustificazione" (non l'hai raggiunto, ma è come se, non è colpa tua, ti do il premio lo stesso)?
- l'ammontare dei premi è in media con gli altri comuni del Nord-Ovest di 35.000 abitanti?

5 commenti:

  1. Caro OTTOZ, lavorando per l'Amministrazione non è il caso che io dica più di tanto. Comunque le quote stanno in una delibera di Giunta quindi sono pubbliche. Ciao. Corrado Olivotto - c.olivotto@comune.aosta.it

    RispondiElimina
  2. Grazie Corrado. Ho dimenticato allora, évidemment, una domanda: perché sui media non si pubblicano i dati della delibera? E lei (la delibera) conterrà tutte le risposte a tutte le domande?
    Grazie due volte per il non anonimato. Ho scelto di non moderare il blog per lasciare la massima libertà di espressione a tutti. Ciò non toglie che apprezzo chi si firma.

    RispondiElimina
  3. Dovrei firmare anch'io, e mi scuso di non farlo.
    Quali sarebbero gli obiettivi che questi geni avrebbero raggiunto, tanto da meritare questa manna? Il rifacimento di Via Sant'Anselmo? L'introduzione di bus non inquinanti? La raccolta differenziata che funziona? Una gestione del turismo invidiabile?
    E qual è lo stipendio medio fisso di simili manager, cui aggiungere poi la spartizione del malloppo citato?

    RispondiElimina
  4. Sono un ex-dirigente regionale (si fa per dire, non ho di fatto mai diretto niente e nessuno), in pensione (praticamente costrettovi) da due anni. Sintetizzo brevemente la situazione in regione(suppongo che negli enti locali, es. Aosta, la situazione sia poco diversa in quanto si parla ormai di comparto unico del pubblico impiego). In regione i dirigenti sottoposti al cosiddetto spoyl-system, con relativa regolamentazione, diritti, doveri, ecc. tra cui la cosiddetta "indennità di risultato" che dovrebbe essere il "premio di produzione" di cui qui si parla, sono in numero pari a 120/130, se nel frattempo il numero non è aumentato (entropia). Per un utile ed interessante paragone faccio presente, se le mie informazioni sono corrette, che, a livello nazionale, l'intera Amministrazione della Giustizia, conta, su tutto il territorio , un centinaio di dirigenti sottoposti ad analogo trattamento;
    - di norma, in misura maggiore o minore, l'indennità di risultato viene assegnata a tutti i dirigenti (in altre parole, per ottenere una valutazione negativa un dirigente deve proprio metterci tutta la propria buona volontà);
    - la graduazione, formalmente, esiste;
    - non so se il cittadino che non abbia un interesse diretto può accedere a tale documentazione, dirigente per dirigente: personalmente me lo auguro e spero che qualcuno voglia effettivamente accedervi per fare successivamente qualche interessante considerazione;
    - gli obiettivi da raggiungere, per tutti i casi che ho conosciuto, sono una cosa ridicola, tanto che chiamarli un privilegio legato al ruolo è un eufemismo usato per non dire regalia. Conseguenza: anche i subordinati, per lavorare al minimo, vorrebbero qualcosa di analogo (e difatti c'è), almeno in regione;
    - non mi risulta, o per lo meno non conosco casi, in cui si utilizzi il parametro della soddisfazione degli utenti il servizio;
    - i funzionari sottoposti al dirigente non hanno la più pallida idea di quel che avviene sopra le loro teste;
    - i premi sono stabiliti e deliberati dall'organo politico;
    - credo che vi siano meccanismi di giustificazione, ma, visti gli obiettivi ...;
    - non so fare alcun confronto con realtà diverse, se non forse questa, a livello però di impressione e letture giornalistiche varie: credo che, proporzionalmente, nessuna regione italiana, neanche la Sicilia, presenti un così alto numero di dirigenti sottoposti a spoyl-sistem come la Valle d'Aosta (se non erro la regione Piemonte cerca ora di dimezzare i suoi)e si sa che gli enti locali, per lo meno qui da noi, scopiazzano quel che fa la Regione, soprattutto nel mal fare.
    A mio avviso è improrogabile, prima di uno sfascio già da molti avvertito, rivedere integralmente la legislazione regionale che ha "recepito" i principi delle leggi Bassanini unicamente con lo scopo e la finalità di mettere le mani sull'intera dirigenza o simildirigenza per poterla usare o non usare a piacere(con conseguente effetto entropia a livelli ormai patologici: vedansi i continui incarichi esterni che vengono affidati per svolgere compiti istituzionali dell'ente pubblico, incarichi che non si ha neanche più il pudore di "mascherare" con fantamotivazioni).
    Non credo però che ci sia persona alcuna che abbia interesse o voglia di affrontare il problema, soprattutto alla vigilia delle elezioni, se non costrettovi (es. Corte dei conti), e pertanto non sono ottimista. Prevedo, nel breve termine, il contrario: aumento dell'entropia.
    Considerazione finale: personalmente (ma credo che quanto affermo si possa estendere a gran parte della dirigenza e simildirigenza regionale)non ho mai, durante la mia permanenza presso l'ente pubblico, lavorato così poco e guadagnato così tanto. E per fare quel poco che ho fatto ho anche dovuto litigare con i miei superiori. Ergo, l'articolo 1 della nostra Costituzione, contrariamente a quanto io pensavo,laddove dice che la Repubblica (anche la Valle d'Aosta?) è fondata sul lavoro, deve intendersi come... è fondata sul diritto al posto di lavoro (= stipendio.
    Distinti saluti
    Ing. Bruno Courthoud
    b.courthoud@tiscali.it

    RispondiElimina
  5. E' vergognoso, e per di più con la connivenza dei sindacati.
    LoGnomo

    RispondiElimina