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12 agosto 2012

minimi e diritti
piccolo aggiornamento

Perché non differenziare Giochi Olimpici e Campionati Mondiali e campionati d'area, evitando doppioni?
Le Olimpiadi potrebbero mantenere il limite di partecipazione a tre atleti per nazione, i Campionati Mondiali, stabiliti i minimi, anche feroci, dovrebbero essere aperti a tutti gli atleti che quei minimi li hanno raggiunti.
Vedremmo così, come accade oggi, tutti i paesi del mondo, o quasi nei Giochi Olimpici e veramente tutti i migliori del mondo nei Mondiali. Magari otto statunitensi e otto giamaicani nella velocità, per dire.
Al di sotto rimarrebbero gli attuali campionati d'area (europei, africani, panamericani, panasiatici ecc.) che garantirebbero comunque un banco di prova per quei paesi e atleti che non potessero, causa i minimi, gareggiare nei mondiali. Paesi che però, grazie ai limiti di partecipazione e il meccanismo dei minimi B, avrebbero in ogni caso il diritto di essere in scena ai Giochi Olimpici.
Questa vuole essere una provocazione, i se e i ma sono sicuramente molti e giustificati. Sono però gli interessi degli organismi detentori del diritti televisivi a farla oggi da padrone e a dettare la direzione verso la quale si muovono le cose.
Che, a mio avviso, non è la direzione giusta.

1 commento:

  1. Sono d'accordo e troverà d'accordo migliaia d'appassionati, perchè privare un giamaicano che corre in 10.10 o un ethiope fuori dai 3 nel mezzofondo di essere ad una rassegna mondiale? continui su questa strada

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