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3 settembre 2012

Pistorius e Oliveira
incrociano le lame


Ha perso per eccesso di sicurezza. Dopo il 21"30 in batteria era chiaro che in finale non ce ne sarebbe stato per nessuno. Così, complice il vantaggio mostruoso accumulato all'uscita della curva, Oscar Pistorius si è fatto sorprendere dalla spettacolare rimonta di Alan Fonteles Cardoso Oliveira e se l'è visto sbucare sulla destra come un missile quando ormai non poteva più reagire.
Se non si fosse rilassato ai 150, avrebbe corso nuovamente sul filo del suo mondiale?


Questa gara stimola attente riflessioni.

Spuntano norme e regolamenti sinora ignoti al pubblico e non solo.
Pistorius ha accusato il brasiliano di utilizzare protesi che gli allungano le gambe di 5 cm (come consentito dal regolamento). Ciò gli avrebbe garantito un primo grande vantaggio. Gli aumenta, infatti, l'ampiezza della falcata. A parità di frequenza, cresce così la velocità sul lanciato, ossia nei secondi 100 metri, proprio dove Oliveira ha surclassato il sudafricano.
Nella corsa la frequenza dipende dal sistema nervoso, l'ampiezza dalla forza. Della forza (espresione elastico-reattiva e stiffness) si occupano queste lame, l'atleta deve solo essere in condizione di gestire la frequenza. Di tutto il resto poi, dice la pubblicità, si occupa Mastercard... Infatti, queste vicende hanno certamente riflessi sul mercato delle protesi.

Chi sapeva, a parte gli addetti ai lavori, che è consentito allungarsi le gambe di 5 cm? E poi, 5 cm rispetto a cosa? Chi può dire quale statura avrebbero raggiunto da adulti questi atleti, amputati nei primi mesi di vita, e quanto sarebbero diventate lunghe le loro gambe? Ne conosciamo la misura del tronco, ok, ma sarebbero oggi brevilinei o longilinei? E quanto? Oppure normolinei?
Un bel casino.

Pistorius ha poi accusato il brasiliano di utlizzare lame tecnologicamente più avanzate e performanti, mentre la Iaaf a lui impone una tecnologia congelata al 2004, ormai vintage.

Ricordate la diatriba Ddr-Usa a Monaco 1972? All'ultimo momento, accogliendo un reclamo dei tedeschi orientali, fu proibito l'uso della nuova asta Cata-Pole (la prima delle banana-pole), con la quale Bob Seagren aveva appena saltato 5,64, nuovo record mondiale. Tutti la usavano ormai da oltre sei mesi, ma Nordwig faceva fatica ad adattarvisi. S'invocò la regola Iaaf per cui un attrezzo doveva essere sul mercato da un anno almeno. Furono sequestrate al villaggio le aste degli atleti (praticamente tutti avevano portato le Cata-Pole) e si saltò con le "vecchie" Sky-Pole. Gli altri non ebbero il tempo di riprogrammarsi. Wolfgang Nordwig ci vinse le Olimpiadi beffando Seagren.

Tornando a Pistorius, inutile sottolineare che la sua protesta ("le lame più performanti hanno avvantaggiato Oliveira") nega di fatto le ragioni che gli hanno consentito sin qui di gareggiare tra i normodotati ("le lame non danno alcun vantaggio").

Non basta: se queste protesi offrono un ulteriore vantaggio, perché non le ha utilizzate anche lui? Questi erano Giochi Paralimpici, non Olimpiadi, la Iaaf non c'entra, se no nessuno avrebbe potuto usarle. E perché non si è allungato le gambe anche lui? O l'aveva già fatto? Se sì, perché si è lamentato perché l'hanno fatto altri? Se no, perchè non sfrutta anche lui il regolamento?

Non è tutto.

Questi 200 metri di Londra, con un podio tutto bi-amputato, dimostrano che, con le lame, si corre più forte senza due gambe che senza una sola.
Ha senso che si corra più veloci con il doppio di menomazione fisica? Si rimetterà mano a regolamenti e classificazioni?

Si fa strada la madre di tutte le domande: quanto veloce correrebbe Oscar Pistorius i 400 metri con queste protesi più performanti e un'allungatina alle gambe?

Meditate, gente, meditate...


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1 commento:

  1. grande Eddy.bhe..sai bene..che concordo...e quale è il mio pensiero...da dentro a questo mondo.....ciaooo
    Marco L.R.

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